20.9.07

I governi del mondo cercano soluzioni da anni

Gli accordi internazionali sono nati proprio dalla specifica volontà dei governi di unire gli sforzi per risolvere i problemi dell’effetto serra, del buco nell’ozono, della riduzione della biodiversità.

I governi, durante questi summit, hanno sottoscritto importanti accordi per la tutela dell’ambiente.

Nel 1992 si è svolta a Rio de Janeiro la prima conferenza dell’ONU su ambiente e sviluppo. Durante quella importante conferenza sono stati approvati molti documenti per favorire la difesa dell’ambiente, in particolare l’AGENDA 21.

Cos’è l’AGENDA 21? E’ un accordo che prevede finanziamenti per lo sviluppo dei paesi più poveri e per migliorare la qualità dell’ambiente di zone degradate. L’AGENDA 21 prevede anche la riduzione dell’inquinamento di acqua e suolo e il riciclaggio dei rifiuti.

Nel 1997 è stato sottoscritto il Protocollo di Kyoto (in Giappone) che impegna i governi di gran parte del mondo a ridurre l’emissione di anidride carbonica e degli altri gas responsabili dell’effetto serra e del global warming.

Il Protocollo di Kyoto prevede, per il periodo 2008-2012, la riduzione dell’emissione di gas inquinanti di almeno il 5% rispetto al 1990.

116 stati hanno già sottoscritto il Protocollo (anche l’Italia), gli USA, responsabili del 36% circa di emissioni di gas, hanno annunciato che non intendono ratificare il Protocollo.

Ricordiamo che già nel 1946 era stata creata una Commissione Baleniera Internazionale (IWC, International Whaling Commission) per limitare la caccia alla balena, mammifero che rischia tuttora l’estinzione a causa di una caccia selvaggia e indiscriminata (senza regole).

Nel 1959 il Trattato Antartico regola la presenza umana nell’Antartide e stabilisce norme per la protezione dell’ambiente.

Il CITES (Convention on International Trade in Endangered Species), sottoscritto nel 1973, vieta il trasporto di animali vivi da un paese all’altro ma anche di parti di questi stessi animali come pellicce, corni e zanne.

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